“Ananas e narcisi gialli doppi”: Montaigne nel giardino italiano, ramificazioni, rizomi, intrecci

Gorris Montaigne

 

Abstract. Prendendo le mosse dall’uscita del numero del Bulletin de la Société internationale des amis de Montaigne (2018 – 2, n° 68) curato da Nicola Panichi e Concetta Cavallini, che ha permesso di riportare l’attenzione sul tema dei fecondi rapporti di Montaigne con l’Italia, l’articolo si concentra inizialmente sulle figure dei traduttori e degli stampatori che hanno contribuito alla diffusione italiana degli Essais: da Canini, rappresentante dello spirito della Controriforma che si rivela tuttavia essere meno “candido” di quanto si credesse, a Ginammi, stampatore di origine bresciana il cui catalogo comprende numerose traduzioni dal francese. Vengono successivamente ricostruiti gli intrecci e gli scambi, a livello franco-italiano e più in generale europeo, di libri e idee stimolati da personalità come Gian Vincenzo Pinelli, la cui casa diventa un importante crocevia culturale, o lo stampatore Francesco Ziletti, vero e proprio passeur di libri, attento al mercato, ma anche uomo di grande cultura e con un réseau internazionale di grande interesse. Una particolare attenzione viene riservata alla pubblicazione della Theologia Naturalis di Raymond Sebond, stampata a Venezia da Ziletti nel 1581, in corrispondenza della tappa veneziana di Montaigne. Proprio grazie allo studio di queste coincidenze di date e degli intrecci di uomini e di libri che da Parigi, passando per Francoforte e Basilea, giungono a Venezia, è possibile seguire la diffusione, su scala europea, di una nuova lettura del cosmo, che non vuole più essere ingabbiata in rigide scale ma vuole appropriarsi di un mondo sempre più vasto.

 

Parole chiave. Montaigne; Francesco Ziletti; traduzione; umanesimo; Europe des savoirs

 

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